L’anteprima del Montefalco Sagrantino 2017, ma non solo.

Montefalco, esterno giorno.

7-8-9 giugno 2021 sono state le giorante dedicate alla presentazione alla stampa e agli operatori della nuova annata, la 2017, del Sagrantino di Montefalco, secco e passito.

Più precisamente, si potrebbe invece dire che è stata l’anteprima del territorio intero di Montefalco e Spoleto. Infatti, di recente è stata affidata al Consorzio Tutela vini di Montefalco anche la tutela dei vini prodotti sotto la DOC Spoleto, focalizzati sulla produzione di vini bianchi da vitigni autoctoni, uno su tutti il Trebbiano Spoletino e Grechetto.

La tre giorni, organizzata dal Consorzio con la collaborazione di Miriade & Partners, ha visto protagoniste molte cantine del territorio, che hanno accolto gli ospiti per visite guidate, degustazioni speciali e verticali storiche abbinate a light lunch e cene sotto le stelle.

Tutto rigorasamente su “prenotazione” in modo da agevolare la logistica di trasferimenti e appuntamenti, nell’ottica della prevenzione di rischi in mataria anti Covid-19.

All’interno dell’anteprima, lunedì 7 giugno, presso il Teatro San Filippo Neri, si è svolto il consueto “Gran Premio del Sagrantino”, giunto quest’anno alla tredicesima edizione del concorso nazionale promosso dall’AIS – Associazione Italiana Sommelier, e dedicato a degustazioni, abbinamenti, carte dei vini e tutto quanto riguarda la corretta comunicazione del Sagrantino all’interno di un ristorante. Primo classificato il collega e amico Luca Matarazzo (delegazione Ais Salerno), secondo posto per Antonio Riontino (delegazione Ais Bat Svevia), terzo posto ex equo per Luisa Dicuonzo (delegazione Ais Bat Svevia) e Gilles Degboe Coffi (delegazione Ais Cesena). Ottime prestazioni da parte di tutti i partecipanti, tanto che il terzo posto ex equo dimostra la difficoltà della giuria a “scartare” un candidato da mettere sul podio! Bravissimi tutti!

Luca è da tempo un grande frequentatore, appassionato ed esperto conoscitore del territorio di Montefalco e dell’Umbria enogastronomica in generale. L’ulteriore impegno dedicato allo studio per partecipare al concorso gli ha restituito in premio il primo posto e la vittoria di una borsa di studio, messa a disposizione dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, per sviluppare la conoscenza tecnica dei vini prodotti nell’area di Montefalco.

Montefalco, interno giorno. Sala consiliare.

Personalmente, ho alternato le attività di visite nelle aziende con sessioni di degustazione presso la Sala Consiliare, nella sede del Comune di Montefalco, dove, previa prenotazione di giorno e fascia oraria, è stato possibile assaggiare l’anteprima dell’annata 2017 di Sagrantino insieme alle annate in commercio del principe di Montefalco e del Rosso DOC, della Riserva e delle DOC bianche (Grechetto e Trebbiano Spoletino).

Nella prima sessione di assaggi ho fatto un focus sui bianchi e ho rilevato una grande espressione di qualità e finezza, specie nel Trebbiano. Ha la particolarità di essere particolarmente resistente alle malattie e, grazie alla buccia tenace, riesce a destreggiarsi bene sia nelle annate molto calde e siccitose che in quelle particolarmente umide; è una varietà tardiva, infatti la raccolta avviene, a seconda del tipo di conduzione e della zona, tra la fine di settembre e l’ultima settimana di ottobre, spingendosi, in alcuni casi, fino alla prima decade di novembre. La spiccata acidità, inoltre, gli concede una longevità come a poche altre uve bianche è concesso. Una varietà unica nella zona di produzione dell’Italia centrale.

Tra i Trebbiano Spoletino, da segnalare:

Colle Ciocco – Tempestivo

2019: succoso e slanciato, sapidità spiccata a braccetto con una delicata mordidezza.

2020: salmastro ed erbe aromatiche, denso ed elegante. Una bella coppia, vediamo chi arriverà più lontano e più a lungo. Secondo me entrambi

Ninni – Poggio del Vescovo 2019

Fresco ed intenso al naso, in un sorso sapido e lungo nel finale cremoso.

Valdangius – Campo di Pico 2019

Complesso e pieno, oro intenso. Cera d’api e miele, scorza di limone candita, sottile nota di smalto che arricchisce e sorprende un sorso fresco e scattante, in un finale di “olive dolci e mandorle amare” (cit. Claudio Baglioni – Signora delle ore scure 1990).

Tra le annate in commercio di Sagrantino, mi hanno particolarmente colpito:

Adanti – Montefalco Sagrantino 2013 – Arquata

Lieve all’olfatto, accenni floreali. Al sorso caldo e fresco si accompagnano sapidità e tannino vibrante ma non graffiante, il che lo rende molto piacevole alla beva, in un discreto finale agrumato.

 

Romanelli Montefalco Sagrantino 2016 – Medeo

Il frutto scuro maturo, macerato la fa da padrone in un intenso tratto olfattivo di mora e prugna. Il sorso è accattivante e fresco, pieno sul palato, slanciato verso un finale dalla buona persistenza.

Nella seconda giornata mi sono dedicata ad assaggi in anteprima dell’annata 2017, dove diverse referenze erano rappresentate da campioni in affinamento, non ancora imbottigliati.

Dal Consorzio si evince che “per l’annata 2017 del Montefalco Sagrantino Docg la valutazione data dalla Commissione tecnica, composta dagli enologi del territorio, e dalla Commissione esterna, composta da Marco Sabellico (Gambero Rosso) e Marco Reitano (Chef Sommelier del ristorante Tre Stelle Michelin “La Pergola” dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma), il punteggio è di 88/100, pari a 3 Stelle, annata pregevole”

L’annata particolarmente calda ha caratterizzato i vini con potenza e struttura, tanto da paragonarla alla torrida 2003, ma con le dovute differenze, date anche dall’esperienza maturata dai produttori in questi 15 anni.

Dalle parole di Filippo Antonelli, Presidente del Consorzio Tutela di Montefalco:  “L’annata è iniziata con un inverno molto asciutto per poi avere un luglio e un agosto molto caldi, tanto da confrontare il 2017 al 2003, che si caratterizzò per un’estate torrida. In quasi quindici anni di esperienza in vigna siamo diventati molto più attenti e il risultato nel bicchiere credo sia di molto superiore al 2003. Annate come questa servono perché si caratterizzano per dare vita a vini godibili da giovani, da raffrontare ad altre annate in cui il vino necessita di un tempo maggiore per esprimersi al meglio“.

Da segnalare, tra gli assaggi:

Lungarotti – Montefalco Sagrantino DOCG 2017

Olfatto caratterizzato da piacevoli note vegetali di peperone e foglia di pomodoro. In bocca è ricco ma slanciato, emerge il frutto maturo e una lieve tostatura su un finale che ricorda il chicco di caffè torrefatto. Elegante e di gran carattere.

Moretti Omero – campione da botte

Rubino intenso, pieno ed impenetrabile. Rosa rossa e amarena, croccante e. Al sorso, fresco e raffinato, vibrante, domina il frutto scuro ancora di amarena, in un bel finale di bocca che promette grande evoluzione.

Un importante aggiornamento di cui stanno discutendo i produttori con il Consorzio, è la modifica al disciplinare di produzione del Montefalco Sagrantino che, ad oggi, non prevede la versione Riserva, (al momento prevista solo per la DOC Rosso di Montefalco) ma che sarà doverosamente inserita. Lo scopo è quello di valorizzare al massimo un vino, un vitigno e un territorio degni di grande nota, equiparando la piramide della qualità del Sagrantino di Montefalco a quella delle altre grandi denominazioni italiane (come Barolo, Brunello di Montalcino, Amarone della Valpolicella, ecc.).

Si ringrazia:

UFFICIO STAMPA

Consorzio Tutela Vini Montefalco

Miriade & Partners Srl

Diana Cataldo – tel. 329.9606793

Serena Valeriani – tel. 392.0059528

Massimo Iannaccone – tel. 392.9866587

e-mail: ufficiostampa@miriadeweb.it

Sara Cintelli

Sara Cintelli

Fiorentina DOCG, nata e cresciuta a Firenze, dove ancora oggi vivo e lavoro. Amo il vino, per questo sono qui. E' diventata la mia professione. Ne scrivo, lo cerco e lo racconto, nella mia mai doma ricerca di stupore.

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