Verticale Timorasso con Massimo Pastura di Cascina La Ghersa

In occasione dell’ultima, recente edizione di Wine & Siena, ho partecipato ad una masterclass di Colli Tortonesi Timorasso DOC, con una verticale dei vini di Cascina La Ghersa, condotta dal produttore in persona, Massimo Pastura. 

La degustazione ha visto protagoniste 5 annate di Derthona che, come ormai quasi tutti sanno, è l’antico nome con cui veniva chiamata Tortona, la città/area di produzione per eccellenza del vitigno Timorasso.
Altra cosa che, direi invece, tutti sanno, è che fu Walter Massa, alla fine degli anni ottanta, grazie alla sua geniale intuizione e alla collaborazione di altri produttori della zona, a restituire nuova vita al Timorasso e a dargli l’opportunità di essere valorizzato come meritava.

La nuova sottozona Derthona è un progetto che ha come obbiettivo l’unione inscindibile del vitigno dal suo territorio di origine, di cui oggi è il gioiello più prezioso.

Sono oltre 50 gli attuali produttori di Derthona Timorasso per circa 200 ettari vitati. Nella zona dei Colli Tortonesi si incontrano tre diversi climi: mediterraneo (siamo a circa 25 km in linea d’aria da Genova) che apporta venti tiepidi dal mare, ricchi di iodio e salmastro; continentale, dovuto alla vicinanza dell’appennino ligure, che fa arrivare venti freddi e, per finire, una grande influenza della Pianura Padana, verso nord. Più si scende a sud – contraddizione – e più il clima si irrigidisce avvicinandosi all’appennino. Qui si trovano Timorasso meno concentrati dal punto di vista strutturale ma di grande acidità (infatti si stanno facendo delle sperimentazioni per la versione spumante). Salendo invece verso nord, troviamo un clima più accogliente e caldo ma bilanciato dalle forti escursioni termiche che aumentano via via che ci si posta più sù e che consentono di mantenere un’ottima acidità nei vini.
La versione annata richiede un affinamento di 10 mesi; la Riserva ne impone 18, da cui deriva una struttura piuttosto importante del vino. L’obbiettivo è però quello di mantenerne la longevità, ed è necessario, quindi, conservare una grande acidità. Il contrasto termico tra notte e giorno consente di portare a maturazione ottimale le uve con il calore diurno e preservare un livello di acidità tale da riuscire ad ottenere degli estratti eccellenti.
Il Timorasso è un vitigno estramente versatile, tanto che viene utilizzato anche come uva da tavola. La bucca è spessa – il che implica la presenza di tannini – e se si effettuano delle macerazioni pellicolari (ammesse dal disciplinare) si ottiene un vino di struttura, una sorta di “rosso vestito da bianco”.
Chi mi conosce sa quanto profondo sia il mio amore per il Timorasso e questa degustazione ha senza dubbio stra-confermato la grandezza di questo vino bianco, sovrano in un regno di Rossi quale è il Piemonte.
Cascina La Ghersa si trova a Moasca (AT) e produce, nei suoi 22 ettari totali, Barbara, Grignolino e Moscato, ma possiede vigneti coltivati in zone specifiche per la produzione di Alta Langa e il protagonista di questa verticale, il Timorasso.

Le annate in degustazione sono state:

Sivoy 2018/2015 –  9000 bt prodotte

Timian 2014/2010/2006 – 3000 bt prodotte

Derthona Colli Tortonesi DOC – Sivoy 2018 
Terreni con marne calcareo/argillose posti a circa 250/280 mt slm. 12 mesi di affinamento in acciaio sulle fecce fini, con ripetuti batonnage per mantenerle in sospensione e proteggerlo dall’ossidazione. Questi Timorasso partono tutti da un color giallo dorato, come si vede dalla foto precedente, e la bellezza delle sfumature di giallo intenso variano a seconda dell’annata. La 2018 racconta di freschezza, profumo di ginestra, scorza di lime e grafite e, poco dopo, un lievissimo accenno di smalto. Il sorso è quasi salato, caldo e di grande equilibrio. Ti aspetto tra 5 anni.
Derthona Colli Tortonesi DOC – Sivoy 2015
Un dorato brillante illumina il calice. Si intuisce un inizio di terziari più definiti. Prima si apre su accenni di pietra focaia e agrumi quasi canditi, poi arrivano pennellate di rosmarino e macchia mediterranea che si incontrano con ricordi di cera d’api. La bocca è entusiasmante nello slancio sapido, verticale, decisamente lungo nel finale. E ha solo 7 anni…

Derthona Colli Tortonesi DOC Timian Riserva 2014

Timian è la linea di Timorasso prodotta da un’unica parcella, quasi totalmente esposta ad est, dove l’escuresione termica è più marcata e l’esposizione e l’altitudine (circa 450 mt slm) sono maggiori rispetto ai vigneti del Sivoy . Dai terreni si rileva la presenza di gesso che altro non fa che donare grande longevità ed eleganza. Per la 2014 la vendemmia è stata posticipata rispetto al solito, intorno alla seconda quindicina di settembre fino alla prima decade di ottobre. Per altro ottima annata in questa zona, contrariamente a tante altre aree vinicole italiane. Nell’intensa presenza di scorze di agrumi essiccate, miele, cera d’api e un primo accenno di idrocarburi, la complessità olfattiva esplode sul palato in una leggiadra sapidità, freschezza tagliente che rimane il comune denominatore di questi vini. Finale dalla immancabile, prolungata e gustosa persistenza. Amore a prima vista (e sorso).

Derthona Colli Tortonesi DOC Timian Riserva 2010

A oltre 11 anni dalla vendemmia, non si nasconde offrendo una prima traccia di leggera ossidazione, solo accattivante. Amo molto i vini arricchiti da una punta ossidativa frutto dell’affinamento, dona struttura senza appensatire e arricchiesce il sorso. Tornano il miele e lo smalto, in una gamma olfattiva intensa, di grande finezza e ben disegnata. Si ritrova nel salmastro del sorso e nella tipica sapidità dei suoli gessosi. Corposo senza pesantezza, affascinante nella sua evoluzione via via che respira nel calice.

Derthona Colli Tortonesi DOC Timian Riserva 2006

Prima annata di riserva prodotta dall’azienda e sotto la supervisione di Walter Massa che si occupò della vinificazione. Fu effettuata nella sua cantina alla presenza di Massimo che all’epoca doveva imparare il metodo migliore per la produzione del Timorasso. Dal 2009 ha poi vinificato direttamente, producendola, fino ad oggi, ogni anno. L’oro del colore potrebbe essere a 24 carati. La terziarizzazione del Timorasso è assoluta protagonista: l’invecchiamento di oltre 13 anni gli conferisce la netta presenza di idrocarburo, nota metallica, persino con una lieve presenza di tannino sulle gengive. Data la complessità e lieve ruvidità gustativa dovuta dalla presenza di una nota ossidativa, alla cieca avrebbe potuto essere scambiato per un Savagnin della Côtes du Jura. Ricco, grasso, sapido, con la freschezza che controbilancia il sorso e lo rende un vino da apprezzare con tutte le cellule del corpo. Non per tutti i palati, ma per veri appassionati e assaggiatori primi di pregiudizi.

 

Grazie a Massimo Pastura per questo bellissimo viaggio nel  tempo di un vino e un vitigno che non temono lo scorrere degli anni. Ci vediamo ad Anteprima Derthona il 1 e 2 aprile!

Sara Cintelli

Sara Cintelli

Fiorentina DOCG, nata e cresciuta a Firenze, dove ancora oggi vivo e lavoro. Amo il vino, per questo sono qui. E' diventata la mia professione. Ne scrivo, lo cerco e lo racconto, nella mia mai doma ricerca di stupore.

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