La candidatura della “tecnica di appassimento delle Uve della Valpolicella” a “patrimonio culturale immateriale” dell’Unesco

Domani, 21 ottobre, presso La Collina dei Ciliegi, sarà presentata la candidatura della “tecnica di appassimento delle Uve della Valpolicella” a “patrimonio culturale immateriale” dell’Unesco

Preservare e valorizza le tradizioni vitivinicole italiane non è solo fondamentale per tenere viva la nostra cultura ma è anche doveroso!

Si terrà domani, venerdì 21 ottobre,  a La Collina dei Ciliegi (dalle 10, Località Erbin, 31 – Grezzana, VR) la “Call to action” per sostenere la candidatura della “tecnica di appassimento delle Uve della Valpolicella” a “patrimonio culturale immateriale” dell’Unesco. Un appuntamento dedicato all’intero territorio, per comprendere opportunità e significato del riconoscimento e condividere le modalità per contribuire all’iniziativa.

A seguire, il debutto del neonato gruppo giovani della Valpolicella “Call to Recioto”. La tradizione veste young! Il Recioto della nuova generazione”, un walk around tasting per scoprire il vino più antico della Valpolicella interpretato dai più giovani vinicoltori del territorio, in programma a partire dalle 15 presso l’A.M.E.N Panoramic Bar & Food (Viale dei Colli, 27, 37128 Verona).

L’iconico vino Amarone della Valpolicella, la cui eccellenza e unicità sono riconosciute in tutto il mondo, è ottenuto  grazie all’appassimento delle uve, che riposano in “fruttai” per 100/120 giorni: durante tale fase si concentrano le  sostanze degli acini, come zuccheri e polifenoli.

L’uva appassita viene vinificata d’inverno con una lunga fermentazione che porta ad ottenere un vino secco dalla gradazione alcolica importante. Un prolungato invecchiamento in legno perfeziona la sua struttura e carattere unici, rendendolo in grado di conservarsi ed evolvere per decenni.

Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella

Nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 comuni della provincia di Verona. La rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica al mondo. Il Consorzio annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e della viticoltura nella zona di produzione dei vini Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della denominazione. L’area di produzione è molto ampia ed è riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica, (Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane. Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vini della denominazione sono il Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi docg.

 

Ufficio Stampa Consorzio Valpolicella

Tommaso Accordini e Alessandra Sgaggio

Telefono: 0457703194 – E mail: areastampa@consorziovalpolicella.it

 

Sara Cintelli

Sara Cintelli

Fiorentina DOCG, nata e cresciuta a Firenze, dove ancora oggi vivo e lavoro. Amo il vino, per questo sono qui. E' diventata la mia professione. Ne scrivo, lo cerco e lo racconto, nella mia mai doma ricerca di stupore.

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