Successo per la 2^ edizione di VinoVip al Forte, a cura di Civiltà del Bere

Chiusa con grande successo la seconda edizione dell’evento di Civiltà del bere VinoVip a Forte dei Marmi, coinvolgendo 62 aziende vitivinicole italiane tra Grand Tasting e Vermentino Show, accogliendo professionisti e winelovers

Forte dei Marmi è una bomboniera, la casa delle bambole, l’estrema rappresentazione di eleganza e a volte ostentazione, ma sempre senza fare troppo rumore. La bellezza del paesaggio e dell’architettura del piccolo paese della Versilia bene, ha ospitato la seconda edizione di “VinoVip”, nome più che azzeccato per un evento vinicolo di grande livello, ambientato nel posto più chic della costa toscana.

VinoVip al Forte si è svolta domenica 25 e lunedì 26 giugno a Villa Bertelli. Il summit organizzato da Civiltà del bere si è riconfermato un importante punto di riferimento per il mondo del vino italiano, un momento di scambio e incontro di visioni e strategie che ha accolto più di 700 professionisti del settore.

Ad Attilio Scienza, professore, agronomo e presidente del Comitato Nazionale Vino Dop e Igp, è stato assegnato il Premio Pino Khail 2023, ideato dal direttore di Civiltà del bere Alessandro Torcoli per ricordare il giornalista Pino Khail, fondatore della rivista, e premiare l’infaticabile impegno nella promozione del vino italiano di pregio nel mondo.

Il talk della domenica si è confermato l’occasione per approfondire tematiche di grande attualità per il mondo vitivinicolo sia italiano che internazionale.

Ad aprire il dibattito è stata la presentazione della prima inchiesta giornalistica indipendente sulle Fiere internazionali di settore realizzata da Civiltà del bere, in cui 207 aziende si sono espresse sulle principali manifestazioni, messe a dura prova dalla pausa pandemica.

A seguire il talk show inaugurale, con focus sul futuro delle Doc. Esperti del settore e produttori si sono alternati in un dibattito riguardante questa tematica particolarmente attuale, sottolineando l’importanza delle denominazioni ma anche le loro criticità e confrontandosi su diverse proposte di riorganizzazione e aggiornamento del sistema.

La mattinata del lunedì ha visto invece protagonista il “fenomeno Vermentino”, con un approfondimento sul vitigno, dagli aspetti antropologici a quelli genetici, prima di lasciare spazio alla case-history del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

Qui la gamma di vini proposti ha raccontato la grande ricchezza del Vermentino di Gallura ma della Sardegna in generale, a mio avviso una e più spanne sopra le altre interpretazioni italiane.

Espressioni recenti, tutte annate 2021 e 2022 con davanti una bella strada da percorrere ma così tanto golosi già oggi.

Un campionato a sé l’ha giocato Poggio al Tesoro (Allegrini) tirando fuori dal cilindro Solosole Vermentino 2012 che a stento si poteva immaginare avesse 4-5 anni sulle spalle, non di certo 11 abbondanti. Integrità, freschezza, succo, complessità a 360°. Applausi.

Sempre in grande spolvero le versioni di Bosoni, Lunae e belle visioni da Bolgheri grazie a Colle Massari con Grattamacco 2021 e Melacce Montecucco 2022

Dopo la conferenza e il walk around tasting dedicati al Vermentino, con 28 cantine e 62 espressioni del bianco vitigno da tutta Italia, è stata la volta del Grand Tasting, a cui hanno preso parte 53 tra i più importanti produttori italiani, per un totale di 156 etichette e oltre 900 bottiglie stappate.

Grandi bottiglie, etichette storiche e sempre gradite a tutti, appassionati e professionisti. Qualche esempio?

Partiamo dalle bollicine metodo classico, tra Berlucchi e Barone Pizzini:

Grandi nomi dai vini fermi, molta Toscana di altissimo profilo tra cui Tenuta San Guido con Sassicaia e Isole e Olena con due perle:

Il prossimo appuntamento con VinoVip è per il 2024 a Cortina d’Ampezzo.

 

Sara Cintelli

Sara Cintelli

Fiorentina DOCG, nata e cresciuta a Firenze, dove ancora oggi vivo e lavoro. Amo il vino, per questo sono qui. E' diventata la mia professione. Ne scrivo, lo cerco e lo racconto, nella mia mai doma ricerca di stupore.

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